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Decimo dono: la preghiera da egoisticale a sacrificale.
Quarto accertamento: amore sacrificale e sacrificale fisico
possono accordarsi? Certo. Unica fonte: unificati dal
Battesimo e segno profeticale. Inimicati da Satana.
Possono accordarsi e interagire. Il fisico ora serve alla
morte Pneumatica. Un giorno sarà servito con resurrezione
Pneumaticata.

Pneumatica magia quella del visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova. Tocca la preghiera del
dire egoisticale ed ecco uscir fuori la preghiera del fare
sacrificale. Lo prego vivendolo. Quello che mi do io, quello
che mi danno gli altri, quello che mi dà il corpo mio. È
il mio sacrificale fisico che ha una splendida funzione
assolutrice: è lì per sciogliere il male che coscientemente
mi sono fatto all’amore. Accertamenti:
1) Come costo non gli manca nulla: altissimo.
2) Ma solo l’amore sacrificale lo può rendere capace.
3) Lo posso liberare dalla egoisticità che me lo immobilizza
e accostarlo generosamente al sacrificale fisico come
ha fatto Gesù.
4) Permane un ultimo accertamento: amore sacrificale e
sacrificale fisico riescono poi ad andare d’accordo, ad
accordarsi? Se la morte fisica fosse prodotto del peccato,
peggio se fosse una creatura di Satana, non sarebbe
possibile alun accordo.
Ma l’accordo è possibile:
1) Amore sacrificale e sacrificale fisico sono ambedue di
provenienza Paterna: il primo per cessione e il secondo
per creazione.
2) Sin dall’inizio sono stati congiunti dal battesimo cresimato
Paterno: lo spirito di amore del Padre si è dato da
vivere anche nel mio sacrificale fisico.
3) Anzi ha disposto che il sacrificale fisico fosse segno
profeticale del sacrificale Pneumatico.
E allora perché non riusciamo più ad amare la morte fisica?
Satana, il nemico di Dio e dell’uomo ha fatto questo: mi ha
inimicato l’amore e la morte. Mi ha stracciato il sacrificale
fisico dall’amore e lo ha affidato alla egoisticità dell’amore
per farmi odiare la morte totalmente e fino alla fine. L’odio
alla morte come l’amore alla vita è prodotto esclusivo della
mia egoisticità. Vado ora rappacificando, portando la pace
fra la morte e l’amore sacrificale, quello che i miei fratelli
non lo vogliono neppure tentare. Non solo amore sacrificale
e sacrificale fisico sono accordabili, ma possono agire
concordemente. Liberata la morte dalla mia egoisticità, il
sacrificale fisico è pronto al suo servizio.
1) Ora serve (ed è servito)
a) Il fisico mette a disposizione della morte dell’amore
tutto il suo sacrificale, come il Padre ha programmato
per ciascuno di noi nel nostro corpo.
b) Lo sostiene validamente nella sua immolazione
l’amore sacrificale silenzioso e devoto e lo conforta
con preziosi anticipi di pace sacrificale. Quel sacrificale
fisico è un servizio indispensabile alla metamorfosi
Pneumatica. Non può la morte dell’amore
essere sciolta e trasformata in vita dell’amore
mediante il mio sacrificale fisico. Al vostro obiettare:
e non basta il dolore o pentimento per avere la
metamorfosi? Il dolore è necessario, però è capace
di rendere solo solubile la morte dell’amore; con la
assoluzione occorre il sacrificale fisico.
2) Un giorno sarà servito. Il mio sacrificale fisico vissuto
con amore silenzioso e devoto offre alla metamorfosi
Pneumatica un prezioso e indispensabile servizio.
Poi si addormenta in pace; non la pace cimiteriale, ma
sacrificale. Pace perché sa bene che nell’ultimo giorno è
già pronta la sua ambita metamorfosi. Scatterà nel giorno
della sua risurrezione metamorfosale: non sarà solo il
corpo della risurrezione, ma la sua arcana, misteriosa e
consolantissima trasformazione in meglio. Il servizio
l’avrà proprio da quell’amore Paterno cui ha sciolto la
morte mediante il sacrificio fisico. A questo punto posso
esultare di gioia: possiamo avere il sacerdote: il sacrificale
fisico pronto e capace a sciogliere la morte dell’amore.

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