Introduzione

La misteriosità di questa sorgente luminosa della Verità
che si propaga e pulsa ora qua e ora là nella nostra ricerca
ci fa brillare la mente, come fosse il cuore dell’universo,
dove l’energia si condensa, si nasconde e si rivela; ma
anche soltanto per intravederla dobbiamo abbandonare i
soliti schemi e i mezzi tradizionalmente noti, e affidarci
alla scia dell’infinito che dal piccolo e lontano ‘Quasar’
stellare fatto di luminosità ci viene suggerito.
Onde, che si propagano dal ‘Quasar’ della verità in
cammino; e nel nostro procedere possiamo intuire che i
nuovi strumenti non sono soltanto fatti di visione, ma
anche di onde radio che energeticamente ci toccano e ci
sussurrano una musica nuova e luminosa.
Ma - direte- come può esserci una musica luminosa?
Osservatela bene: essa è proprio una luce musicale: un
‘Numen’: una divinità, che ci si accenna nelle note antiche
e sempre nuove della ricerca del mistero dell’umanità.
Per dire che l’universo non si vede solo con gli occhi,
né solo con le onde radio, né solo con le prove astronomiche,
ma soprattutto con l’ascolto del cuore, con l’accenno
della sinfonia dell’accordo universale, con l’energia rinnovata
e rinnovante, con l’intuito di un buco nero che là,
oltre il ‘Quasar’ appena intravisto e accennato della
Verità, ci fa riaprire il discorso in modo sempre nuovo, sorprendente
e inatteso, mai finito: infinito è, infinito sarà.
È forse allora questo accenno del ‘Quasar’ soltanto un
segno del ‘Big Bang’ magico, misterioso, unico ma sempre
in atto nella nostra storia, propagato - chissà come e
con quali strumenti - nella nostra mente, nel nostro cuore
e nella nostra anima, anche ora che ci stiamo rimettendo
in cammino?


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