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Decimo dono: la preghiera da egoisticale a sacrificale.
La Santa Unzione presuppone l’amore sacrificale che ha
in mano l’età sacrificale. Il segno ha una funzione profeticale.
A confronto con la forma del sacramento:
1) Non mi dà lo Spirito Santo, non mi scioglie il peccato
e non mi solleva.
Rafforza e accresce l’amore sacrificale e mi diffonde una
meravigliosa pace sacrificale.

Pneumatica magia quella del visuato Paterno che tocca il
vecchio fideato e tutto lo rinnova.
Tocca la preghiera del dire egoisticale ed ecco saltar su la
preghiera del fare sacrificale.
Il sacrificale lo prego vivendolo: quello che mi do al piacerale,
quello che mi danno i fratelli sacrificarori, quello
che mi dà il corpo mio: il mio sacrificale fisico, che normalmente
va a collocarsi al termine dell’età sacrificale;
una età che riduce l’alimento egoisticale, scatenando
l’odio della mia egoisticalità.
L’età sacrificale risulta così schiava del mio odio egoisticale.
Solamente l’amore sacrificale, alimentato da conoscenze
Pneumatiche convincenti, mi può riscattare l’età
sacrificale.
Le conoscenze:
1) Età sacrificale: Immagine del Padre Sacrificale
2) Digiuno egoisticale
3) Pedagogia Pneumatica al sacrificale finale.
L’amore sacrificale si appropria di quella età preziosa,
prima in convinzione e poi in azione.
È in azione che l’amore sacrificale domanda un segno per
dire del suo scorrimento in quell’età: la Santa Unzione:
segno sacramentale di un amore sacrificale che ha in mano
e conduce tutta l’età sacrificale.
È la pubblicazione di un meraviglioso miracolo di trasformazione:
non più l’odio egoisticale da quell’età, ma un
amore che me la fa accettare e me la rende preziosa: è la
funzione profeticale della Santa Unzione.
(Pace sacrificale: delizioso giacere nella sacrificalità di
una età vissuta con amore sacrificale)
È questa la novità Pneumatica che mi invita a confrontarla
con quelle invocazioni che la Chiesa rivolge a Dio nella
Santa Unzione.
Ce ne presenta tre, inserite nelle parole che il sacerdote
pronuncia facendo l’unzione:
1) La prima: ‘Ti aiuti il Signore con la grazia dello Spirito
Santo’; dunque l’aiuto divino arrecato dal dono dello
Spirito Santo; ma lo Spirito Santo è già presente nel cristiano
che con l’amore sacrificale si è appropriato dell’età
sacrificale. Una presenza operosa. Ha portato a
convinzione quelle tre conoscenze, ha fatto scorrere in
mente e in azione l’amore sacrificale.
2) La seconda: ‘Liberandoti dai peccati ti salvi’: la liberazione
dai peccati: non è il segno sacramentale che scioglie
la morte dell’amore. È l’età sacrificale trattata con
l’amore sacrificale che scioglie la morte dell’amore.
È la sua forma assolutrice, più forte del sacrificale fisico,
un fare presente nell’età sacrificale.
3) La terza: ‘E nella sua bontà ti sollevi’: il sollievo fisico:
e quindi una attenuazione del sacrificale di quell’età.
Così ad esempio un anziano che deve giacere su
una sedia a rotelle per essere sollevato dovrebbe poterla
lasciare. Non è saggio sperare in un mezzo miracolo
in una età che procede verso il suo sacrificale finale.
Con questo confronto non intendo negare un qualsiasi
effetto buono oltre a quello profeticale.
Anzi, ne ho due da presentare:
1) Sicuramente la Santa Unzione rafforza ed accresce
l’amore sacrificale, in modo che due cose procedano
insieme e in crescendo: cresce la sacrificalità dell’età, e
insieme cresce l’amore sacrificale.
2) L’effetto più ambizioso e non meno reale è la diffusione
nell’umano sentire di una meravigliosa pace sacrificale.
Essa si oppone nettamente alla pace egoisticale o
mondana.
La pace egoisticale è il delizioso giacere nella degustazione
piacerale. La sacrificale è delizioso giacere nella accettazione
sacrificale.
Quella pace elimina le ansie, i timori, la paura. Elimina i
lamenti, le lagnanze, il continuo parlare della propria età e
dei suoi acciacchi.
Non c’è da meravigliarsi di un simile sentire che ci è tanto
lontano, ma la novità è quanto mai naturale.
Mentre con l’amore si porta bene il sacrificale di una età,
la vera vita procede verso la sua pienezza: pace è la pienezza
della vita.
La pace sacrificale: regalo più bello fatto alla Chiesa e a
quelli che assistono nella età.

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